Le auto in flotta a noleggio a lungo termine
Le auto in flotta a noleggio a lungo termine negli anni 90 e quelle di oggi
Un Cambiamento sostanziale ha cambiato usi e costumi delle flotte aziendali in noleggio a lungo termine
SavAuto da sempre si occupa del noleggio a lungo termine ed i nostri consulenti fanno parte della storia di questo prodotto oggi sicuramente il più gettonato. Senza che nessuno se ne accorgesse, anno dopo anno, le scelte per un auto sono cambiate. Questo cambiamento si è determinato certamente alla modernizzazione dei modelli, più tecnologici più sicuri ed con consumi decisamente più contenuti.
Negli anni scorsi i driver non avevano una scelta molto ampia dei modelli, si poteva scegliere fra la Fiat Uno D 3 porte o il modello più accessoriato a 5 porte, i più fortunati con tetto apribile, gli accessori erano limitati: Vetri atermici, lunotto termico, di aria condizionate ABS non se ne poteva neppure parlare, forse su questi modelli non erano neppure previsti.
Per i manager era prevista l’aria condizionata sulle Fiat 131 o sulle fiat 132 e la vernice metallizzata. Ai manager erano previste anche le gomme da neve, che ricordo erano cose strane chiodate e super pesanti. La scelta dei modelli esteri erano molto rari, le prime Golf gtd, le Citroen e le Opel che erano molto attente alle flotte, con la Ax, e con la Kadett. La Manutenzione su queste auto erano previste ogni 10.000 km. Io ricordo all’inizio della mia carriera usavo una punto diesel tre porte, e ricordo che ho sofferto tantissimo il caldo, e costretto a portapacchi per le ferie. A quel tempo comunque l’unico accessorio che si potesse desiderare era la radio, con le cassettine, già una rivoluzione ai tempi, prima di allora vi erano delle cassette enormi chiamate stereo otto. Quando viaggiavo avevo un ventilatore che inserivo nell’accendino e mi sentivo già fortunato verso chi ai quei tempi non aveva neppure questo gadget. La meraviglia e la soddisfazione viaggiare con il manager che mostrava con orgoglio quella aria congelante che ghiacciava anche i vetri. Il sogno all’epoca era sicuramente fare carriera per meritarsi tanto benessere. Ora che mi viene in mente le vetture in dotazione alla forza vendita, agli informatori medico scientifici, poi nel tempo hanno cambiato nome, non era previsto il servosterzo, ed passi per le piccole vetture ma anche le medio grandi non era un accessorio di serie. Con il passare degli anni i modelli prevedevano il montaggio dell’aria condizionata post acquisto, ricordo che una parte dell’acceso veniva montato all’interno dell’abitacolo quasi sempre dentro il porta oggetti, ogni volta che veniva acceso la vettura soffriva di una perdita di una quantità enorme di potenza, in montagna era impensabile accenderli.
La sicurezza non esisteva allora, dapprima le cinture di sicurezza, e poi la nascita dei primi airbag, e con l’occasione con la prima auto top, una Ford Mondeo, avevo aria, ed airbag, ed addirittura uno servosterzo la vernice metallizzata. Era l’inizio dell’evoluzione qualcosa era successo, le auto stavano subendo una vera e propria metamorfosi, l’aria condizionata era prevista anche nelle vetture economiche, il servosterzo era quasi sempre presente, di contro sono aumentare le cilindrate medie, una volta una vettura media, ricordiamo per esempio la Giulia 1300, modello nei desideri di tanti, quella cilindrata negli era una standard delle vetture medio piccole. La 5oo di allora era di cilindrata 500, ora è minimo 1000, e così via.
La Alimentazione ha subito alti e bassi, le vetture diesel scomparvero, per via di una super tassa molto alta , le flotte tornavano alla benzina, molti usavano impianti di Gpl montanti sempre a parte con tanti rischi per la perdita della garanzia.
L e Società di noleggio a lungo termine non davamo mai questa opzione. All’epoca fra l’altro questi impianti avevano fortissimi limitazione di accesso nei parcheggi coperti.
Oggi è un’altra musica, aria, ABS, eps, vernice, radio, vivavoce, e chi più ne ha ne metta, ora si cercano solo consumi parchi, il Gpl, il metano fanno parte della scelta dell’alimentazione, oltre a vetture ibride ed altro.
Chissà un domani cosa guideremo